Tricia Tuttle, la neo-direttrice del festival internazionale del cinema di Berlino nominata in carica dal 1° aprile scorso, fa il punto sulla prossima rassegna in due brevi note pubblicate sullo stesso sito del festival.
Dopo i ringraziamenti e le congratulazioni per l’accoglienza dei suoi rappresentanti, nonché per le qualità artistiche e culturali della città, dopo essersi espressa con entusiasmo sui contenuti del prossimo festival, ha annunciato la partecipazione del regista e sceneggiatore Todd Haynes quale presidente della giuria internazionale, citando peraltro la sua tesi magistrale proprio su Poison, l’opera di esordio di Haynes.
In una nota successiva del 29 novembre ha annunciato novità riguardanti gli spazi del festival. La venue al Potsdamer Platz sarà rinnovata, mentre le altre due saranno il Berlinale Palast (come sempre) a cui si aggiungerà il nuovo cinema Stage Bluemax Theater al Marlene-Dietrich-Platz.
La sala, attrezzata con 500 posti e dopo un riadattamento, sarà la sede della sezione Perspectives, la sezione ideata e introdotta dalla direttrice in favore dei registi debuttanti. Questa nuova sezione, che mira a “fornire una piattaforma più importante per i registi emergenti”, presenterà 14 registi debuttanti. Una giuria di tre professionisti selezionerà il miglior lungometraggio, che verrà premiato con la somma di 53.000 dollari (50.000 €), da dividere tra i produttori e i registi del film.
Berlinale HUB75 al Marlene-Dietrich-Platz sarà lo spazio pop-up per il pubblico e per l’industria cinematografica. Qui, al mattino, saranno ospitati incontri gratuiti per il pubblico sui temi trattati dal programma, mentre il pomeriggio e la sera saranno dedicati all’industria e ai registi.
“Queste scelte – spiega la Tuttle – si sono rese necessarie a causa di una drastica riduzione negli ultimi anni degli spazi al Potsdamer Platz. Allo stesso tempo, possono essere un elemento fondamentale del futuro sviluppo del festival. È un momento critico per la città – prosegue la Tuttle – che soffre nel settore della cultura. Arte, cinema, musica, teatro, performance e altre opere creative fanno di Berlino una destinazione per visitatori e turisti da tutto il mondo. Berlino è una delle grandi città in cui vivere. La cultura crea migliaia di posti di lavoro e arricchisce la vita, anche per molti dei membri del nostro team, che non solo lavorano alla Berlinale, ma che molto spesso collaborano in altre organizzazioni culturali durante tutto l’anno. Il festival ha radici profonde e antichi legami con questa cultura urbana varia e vibrante. Realizziamo il Festival grazie ai collaboratori, tra cui HAU (Hebbel am Ufer), Sinema Transtopia e molti altri spazi culturali o cinema che sono colpiti dai tagli al budget. Spero vivamente che si possano trovare delle soluzioni per mantenere in vita e fiorenti questi luoghi davvero speciali. Esprimo la mia solidarietà e forza a tutti gli artisti e creativi che rendono questa città così viva”.
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Francesco Pensovecchio, classe 1969, è giornalista e risiede a Palermo. Tra le sue collaborazioni, Assovini Sicilia con Wineinsicily.com, Slow Food Italia, Giunti Editore, Giornale di Sicilia e altre testate.
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