
Berlinale 2025
75 anni di Berlinale, l’eredità duratura del festival in un mondo che cambia. E’ il titolo dell’editoriale della direttrice Tricia Tuttle pubblicato nel programma. La riportiamo di seguito, come augurio di avvio per il prossimo festival, e per spolverare le ragioni intime dell’essenza e del suo successo.
“Mancano pochi mesi al mio primo anno in questa incredibile città e ho iniziato a vedere più distintamente come la Berlinale abbia plasmato il carattere del più vitale dei festival cinematografici internazionali. Spesso ci chiedono se siamo un festival politico. Ebbene si, ammettendo anche che sia un festival sociale, la politica è nel nostro DNA. Anzi, siamo l’unico grande festival di serie-A che si svolge in una capitale, e Berlino è una città ricca di storia. A questo non vogliamo sottarci. Accogliamo, invece, per i nostri registi e per i nostri ospiti provenienti da oltre 150 Paesi, così come per il nostro pubblico, quella visione pluralistica del mondo da loro stessi offerta per questo festival internazionale. Il cinema è uno strumento di comunicazione. Allo stesso tempo, celebriamo il cinema come forma d’arte, una forma d’arte fiorente e vitale. I berlinesi accolgono questo festival con grande curiosità e sono ansiosi di confrontarsi con il cinema nella sua gamma più ampia all’interno della Berlinale: da intimi film d’essai, alle installazioni site-specific, dalle viscere di genere all’animazione queer a tarda notte, fino ai blockbuster di un autore preferito. Quasi è possibile avvertire il grido di protesta intorno ai film “Cinema! Cinema!”.
Prosegue: “Nel 75° anno di questo festival cinematografico internazionale tanto apprezzato, riflettiamo su come lo straordinario passato della Berlinale rimanga rilevante per il nostro presente. Il festival è stato istituito nel 1951 per offrire uno spazio di incontro al mondo, un festival che permettesse ai tedeschi di entrare in contatto con altre culture e di arricchirsi di esse. L’importanza dei valori fondanti il festival non è mai stata così necessaria: in tutto il mondo le persone si guardano dentro e iniziano a disprezzare coloro che percepiscono come diverse, come fossero degli estranei. Uno dei grandi piaceri e regali che ci fa il cinema è che aiuta a vedere il mondo con gli occhi degli altri. Nelle prossime settimane i nostri registi inviteranno il pubblico a scoprire e incontrare mondi incredibili. Ci sono film che esaltano la maestosità dell’ingegno umano, anche se poi stupiscono per quanto siamo incapaci sfruttare questo potere a fin di bene. Ci sono film che notano il nostro tribalismo, ma anche tanti altri che gioiscono del modo in cui la comunità e le connessioni tra persone danno un significato al mondo. Ci sono avvertimenti e inviti all’azione, ma anche storie d’amore, commedie, opportunità di speranza, magia e meraviglia”.
Tricia Tuttle, direttrice del festival
dalla prefazione al programma 2025
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