Berlino, le spie e il ponte di Glienicke

Diretto da Steven Spielberg, Il ponte delle spie (The Bridge of Spies, 2015) è un thriller storico che dipinge un quadro vivido del periodo della Guerra Fredda, tra intrighi politici, spionaggio e conflitti ideologici. Basato su eventi realmente accaduti, il film ripercorre la storia di James B. Donovan, un avvocato interpretato da Tom Hanks, chiamato a negoziare uno scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Unione Sovietica in una Berlino divisa da un nuovo “muro” (costruito nella notte del 13 agosto 1961).

Berlino è il teatro perfetto per questa vicenda. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la città è spartita tra le potenze vincitrici: il settore orientale sotto controllo sovietico e quello occidentale gestito dagli Alleati (USA, Gran Bretagna e Francia). La storia, vera come già accennato, si svolge a cavallo del 1961, come anticipato l’anno della costruzione del Muro di Berlino, simbolo tangibile e invalicabile della separazione e dell’odio tra Est e Ovest. Infatti, il muro non rappresentava solo una barriera fisica, ma quella “cortina di ferro” che divideva il mondo libero dai regimi comunisti.
La Repubblica Democratica Tedesca (DDR), sotto l’influenza sovietica, era uno stato autoritario che limitava severamente le libertà dei cittadini, reprimendo ogni forma di dissenso. Tentare la fuga verso l’Occidente era un atto considerato tradimento, punito spesso con la morte. Il film cattura perfettamente la tensione e il clima di paura di quell’epoca.

Trama e temi principali
La vicenda ha il suo avvio a New York. Rudolf Abel, una spia sovietica e interpretata magistralmente da Mark Rylance, viene scoperta e catturata dal controspionaggio americano. Donovan è un avvocato assicurativo di un grande studio, cui viene chiesto di assistere legalmente Abel. Uomo di principi con un forte senso della giustizia, Donovan accetta garantendogli un processo equo nonostante il malcontento dell’opinione pubblica. Ma questo è solo l’inizio, perché subito dopo il processo viene coinvolto in una delicata negoziazione per scambiare Abel con Francis Gary Powers, un pilota americano catturato dai sovietici dopo l’abbattimento del suo aereo spia U-2. Quello che succederà dopo, a Berlino, è un crescendo di tensione ed emozioni. In dettaglio, il titolo del film si riferisce al Ponte di Glienicke, un luogo simbolico situato tra Potsdam e la città, usato durante la Guerra Fredda per lo scambio di prigionieri tra Est e Ovest.

Interpretazioni e regia
Tom Hanks regala una performance unica, incarnando la determinazione e l’umanità di Donovan, un uomo fedele ai principi di giustizia e integrità in un mondo segnato dal cinismo politico. Al suo fianco, Mark Rylance (Oscar come miglior attore non protagonista) offre un’interpretazione caratterizzata da un’intrigante calma e un’intelligenza acuta. La regia di Spielberg è impeccabile, curata nei minimi dettagli e capace di fondere il dramma umano con la ricostruzione storica. L’atmosfera opprimente della Berlino della DDR prende vita grazie a una fotografia cupa e a un design scenografico che enfatizzano il senso di paranoia e controllo del regime comunista. Tuttavia, più che una semplice cronaca storica, il film esplora temi universali del dialogo e della diplomazia, così come il coraggio di difendere i propri ideali.

Il Ponte delle Spie
Regia: Steven Spielberg
con: Tom Hanks (James Donovan), Mark Rylance (Rudolf Abel), Amy Ryan (Mary Donovan), Sebastian Koch (Wolfgang Vogel), Alan Alda (Thomas Watters), Scott Shepherd (Hoffman, funzionario CIA), Austin Stowell (Francis Gary Powers) , Mikhail Gorevoy (Ivan Schischkin)
Sceneggiatura: Matt Charman, Ethan Coen, Joel Coen
Fotografia: Janusz Kaminski
Musiche: John Williams
Scenografia: Adam Stockhausen
Durata: 86’
Genere: thriller / spionaggio
Data di uscita in Italia: 16 dicembre 2016

Foto tratte da pagine pubbliche su Wikipedia e sulla pagina Facebook UK del film
https://www.facebook.com/BridgeOfSpiesUK