Capire la Berlino degli italiani e la nuova emigrazione attraverso il Cinema. Si, ecco una singolare pellicola. La Deutsche Vita di Alessandro Cassigoli e Tania Masi è un docufilm del 2013 che esplora proprio la vita degli italiani emigrati a Berlino.
L’approccio è classico, smaliziato, alternando interviste a narrazioni fuori campo. Pregevole l’ironia e la capacità di mettere in luce le difficoltà di integrazione e le differenze culturali tra italiani e tedeschi.
La narrazione dei registi è indubbiamente personale, forse con qualche cliché di troppo (la passione per il calcio e il cibo?), ma il racconto è intimo e rende il film accessibile e coinvolgente. Tanti gli scorci della città, nelle sue diverse anime, descritta come un “immenso luna park dove chiunque può fare qualunque cosa” (…) “dove ci si scorda quello che si è venuti a fare davvero”.
Lo spaccato della (fortissima) comunità italiana è stimolante – soprattutto se letto in chiave artistica e contemporanea – nonostante il limitato approfondimento sociologico delle dinamiche migratorie e culturali.
Tra bruschette e chiacchiere con barbieri, imbianchini, pizzicagnoli, attori, cuochi e meccanici di casa nella città da oltre 40 anni, la Deutsche Vita un’opera che invita alla riflessione sulle sfide dell’emigrazione e sull’identità italiana in un contesto internazionale. È uno sguardo sui rapporti e, soprattutto, sulle contraddizioni che gli italiani affrontano quotidianamente nella capitale tedesca.
La Deutsche Vita
di Alessandro Cassigoli e Tania Masi
Con Massimiliano Balestri, Gino Puddu, Mauro Paglia, Ruth Stirati
Durata: 60 min.
Produzione: Officine Ubu (2013)
Su Prime: https://www.primevideo.com/region/eu/detail/0S81NN07SMK7C9BCPSMHJR4DZ9/ref=atv_dp_share_cu_r
Francesco Pensovecchio, classe 1969, è giornalista e risiede a Palermo. Tra le sue collaborazioni, Assovini Sicilia con Wineinsicily.com, Slow Food Italia, Giunti Editore, Giornale di Sicilia e altre testate.
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