La notizia è di poche ore fa e a riportarla è la bibbia del cinema hollywoodiano, la rivista Variety. Il festival di Berlino 2021 era originariamente programmato per svolgersi come un evento fisico dall’11 al 21 febbraio, poi si era tentato di spostarlo ad aprile, ma il governo – che fornisce gran parte dei suoi finanziamenti – non ha voluto impegnarsi per i costi nell’incertezza dell’andamento del Covid-19.
Peraltro, un’edizione di aprile si sarebbe scontrata con l’uscita del nuovo 007, No Time to Die, e i proprietari di sale cinematografiche locali sarebbero stati riluttanti a consentire al festival di prenotare schermi da dedicare all’atteso film di James Bond.
L’idea attuale è di organizzare una parte di Berlinale in formato virtuale all’inizio di marzo, insieme allo European Film Market, in modo da prevenire qualsiasi potenziale scontro con il mercato del Festival di Cannes. All’inizio di giugno sarà poi in programma un mini-festival con una serie di anteprime mondiali in loco.
Un portavoce della Berlinale ha rifiutato di commentare, ma ha comunicato che ci sarà un annuncio ufficiale nei prossimi giorni.
La notizia dei cambiamenti segue una settimana in cui i tassi di infezione da Covid-19 in Germania hanno raggiunto livelli record. L’agenzia di controllo delle malattie del Paese, il Robert Koch Institute, ha riportato un record di 952 morti mercoledì, il più alto numero di morti giornaliere dall’inizio della pandemia. La Germania, secondo Deutsche Welle, ha registrato 27.728 nuove infezioni prima di entrare nell’attuale, severo lockdown nazionale.
AS
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