A poche settimane dalla conferenza stampa di presentazione, crescono le anticipazioni sul programma della Berlinale 2020: una delle più ghiotte è, almeno sulla carta, Minamata, che sarà presentato nella sezione Special.
Diretto da Andrew Levitas (pittore, scultore, scrittore, fotografo, attore, produttore nonché regista alla sua seconda pellicola), il film è tratto da una drammatica storia vera e vede protagonista Johnny Depp. Abbandonati al momento i panni di Jack Sparrow e Gellert Grindelwald, il popolare attore americano sembra volersi tuffare nuovamente in ruoli più impegnativi e risollevare una carriera da troppo tempo altalenante.
Depp, che in questo caso è anche produttore con la sua Infinitum Nihil, sfoggia barba e capelli grigi per il ruolo del fotografo W. Eugene Smith. Nel 1971, Smith denunciò, con un memorabile reportage sulla rivista Life, il terribile disastro ambientale del villaggio giapponese di Minamata: circa novecento persone morirono a causa dello scarico di mercurio nelle acque della baia. La sceneggiatura, firmata da David K. Kessler, è tratta dal libro che lo stesso Smith scrisse insieme alla moglie Aileen Mioko nel 1975.
Minamata
Anno: 2020
Genere: drammatico
Lingua: inglese
Paese di produzione: USA
Regia: Andrew Levitas
Prodotto da: Johnny Depp, Andrew Levitas, Stephen Deuters, Jason Forman, Bill Johnson, Sam Sarkar, Gabrielle Tana, Kevan Van Thompson
Sceneggiatura: David Kessler
Basato sul racconto/reportage Minamata di William Eugene Smith e di Aileen Mioko
Starring: Johnny Depp, Bill Nighy, Hiroyuki Sanada, Tadanobu Asano
Cinematography: Benoît Delhomme
Edited by Nathan Nugent
Production company: Infinitum Nihil, Metalwork Pictures
Biografia
William Eugene Smith nacque nel 1918 a Wichita, Kansas. Immediata la passione per la fotografia, tanto che già all’età di 15 anni faceva il fotografo per due testate locali. Nel 1936 si iscrisse alla Notre Dame University di Wichita, ma si trasferì quasi subito a New York per studiare al New York Institute of Photography. Tra i suoi primi incarichi, persi quasi subito persi perché non volle utilizzare fotocamere di medio formato, Newsweek; poi, come libero professionista, nell’agenzia Black Star. Come corrispondente di guerra, lavorò per la rivista Flying (1943-44), per LIFE (fino al 1955), poi in Magnum, dove appena due anni dopo divenne membro effettivo. Il suo report fotografico Minamata è del 1971. La sua attività è proseguita come insegnante nella Tucson University of Arizona. Morì il 15 ottobre 1978. I suoi archivi fotografici sono conservati presso il Center for Creative Photography di Tucson, Arizona. La sua memoria è tutelata dalla fondazione William Eugene Smith Memorial Fund (1980).
https://www.smithfund.org
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